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Contributi alla proposta Puntiamo tutto su turismo e cultura

sono d'accordissimo, aggiungerei l'agricoltura ( bio ) ed il cibo, magari era scontato ( turismo enogastronomico )
Si ma dobbiamo ragionare a blocchi ,quindi poi per comparti e come o scritto di sotto io ci sto fattivamente ,
Proposta riusciamo a lavorare ad un progetto di creazione di start up innovativa per il sud italia visto che anno avuto un grosso finanziamento Su questo quadro di contesto turismo = cultura,enogastronomia ,artigianato,territorio .
C'è qualcuno che abbia voglia di impegnarsi ?
la mia email mauri463@gma... per contattarmi direttamente .

Ps: urgente

ciao a presto



bisogna oggi creare una rete concreta con chi lavora nei campi economici legati al campo produzione e servizi che mirano alla conoscenza ,valorizzazione e produzione dei prodotti che rappresentano il nostro territorio
In previsione dell'Expo 2015 e dei fortissimi flussi turistici previsti, che ovviamente si sposteranno tra Milano ed altri lidi (Liguria, Toscana, Veneto, Romagna, ecc.) ma anche città d'arte (Roma, Firenze, Pompei, ed il sud Italia), sarebbe interessante prevedere un servizio in Fiera che dia informazioni, coordini gli spostamenti e le prenotazioni, organizzi eventi ed attività "remote", insomma che faciliti e stimoli questi spostamenti, per arricchire l'esperienza di chi verrà a visitare l'Expo magari da molto lontano (asiatici, ma anche sud-americani ecc) e vorrebbe con l'occasione conoscere un pò tutta l'Italia.
Non so se l'Expo stessa si stia già organizzando al proposito, ma certo sarebbe molto utile se un servizio del genere venisse messo a disposizione dei tour-operators già prima dell'arrivo a Milano.
Ricotruiamo l'aquila e l' emila terremotate
Ricostruiamo
Ma in realtà a cosa servono i grattacieli ?!?!?Da persona che lavora nel soccorso tecnico urgente posso dire che la casa piu' alta possibile è di due piani e deve essere in legno !!!
Magari in casa clima A+ !!!
Dobbiamo rivedere i nostri modi di costruire e di vivere e pensare che il mondo non è fatto per noi ma che noi siamo suoi figli e come tali dobbiamo rispettarlo. Per farlo dobbiamo impattare il meno possibile sull'ambiente facendo scelte il piu' possibili ECOCOMPATIBILI, sfruttando al massimo il riuso e il riciclo di materiali e l'utilizzo di energie pulite (non le chiamo alternative perchè dovrebbero essere le PRINCIPALI fonti di ENERGIA il solare (sia a termico che fotovoltaico), l'eolico e il geotermico insieme alle maree !!!
Oltre a far questo dovremmo valorizzare il territorio e le risorse artistiche potenziando l'offerta e la qualità a livello di ricezione. Possiamo ovviamente contare su un patrimonio sia artistico che gastronomico di primordine (non esagero nel dire che siamo i primi al mondo sia come diversità culinaria che come concentrazioni di bei culturali e artistici) sta solo alla politica evitare di spendere milioni per fare un portale ridicoli oppure investimenti che sono dei veri e proprio SPRECHI diretti ai soliti NOTI.
Quindi bisogna ripopolare i borghi, fare dei centri a dimensione d'uomo dove la raccolta porta a porta dei rifiuti possa essere la prassi comune, dove sui tetti ci siano dei pannelli fotovoltaici e l'acqua piovana sia usata per i servizi igienici.
Dove la verdura e i prodotti locali siano gli alimenti principali della dieta delle persone che vivono in loco.
Tasse e gabelle per chi inquina, quindi aziende se non virtuose pagano delle soprattasse, mentre chi fa del recupero e il riutilizzo uno dei pilastri dell'azienda sia REALMENTE premiato con sgravi fiscali.
Tutto questo deve essere voluto in primis dai residenti e poi dai politici sia locali che nazionali.
Concordo, proporrei di estendere la discussione al turismo accessibile. In europa quasi 10 milioni di persone disabili viaggiano, fate le proporzioni e pensate a quante persone disabili viaggiano nel mondo. La nostra Italia è uno dei posti più belli al mondo, la cultura e le tradizioni sono conosciute ed apprezzate in tutto il mondo. Investiamo in turismo e cultura, facciamolo in maniera intelligente pensando anche alle persone con ESIGENZE SPECIALI, apriremo l'Italia ad un mercato che vale MILIARDI di euro. Investire in turismo significa risollevare l'intera economia italiana.
Rivalutare il tutto in chiave anche salutistica, agevolando la creazione di parchi tematici con alimentazione vegetariana o vegana, creare dei parchi e delle strutture dove i ragazzi possano imparare a riciclare le cose comuni per migliorare il discorso dei rifiuti zero (minimizzare l'utilizzo di prodotti ed alimenti con imballo in plastica e/o carta/cartone).
Un accordo stabile tra ina comunità italiana ed una "città/paese X" concorrebbe a:
- importare e faciltare la formazione di intermediari turistici competenti (bilingue).
- creare una continuità annuale nel turismo.
- selezionare, dimensionare e temporizzare la "tratta aerea" in base al flusso (con voli charter).
- focalizzare gli investimenti sulle esigenze comuni e specifiche del turista e del residente.
- coinvolgere i turisti ed i redsidenti nella tutela dei beni comuni.
- agevolare la creazione di escursioni/viaggi turistici in comitiva, sopperendo a eventuali mancanze di infrastrutture di trasporto (treni, corriere).
bisogna fare delle analisi sul proprio territorio poi vedere quali sono i punti di forza creare una gruppo che può ed interessato a investirci
Una modalità per stabilizzare il flusso turistico su un territorio è quella di creare un "turismo residenziale" con comunità straniere omogenee (per nazionalità / affinità) di "pensionati" che posseggono case sul territorio. Questo "investimento" porta ad offrire ottimi immobili a prezzi convenienti + impeccabili servizi (ospedali, dentisti, asili temporanei, divertimenti, cultura). Bisogna essere anche orientai a diventare un paese di "camerieri" (supremi servitori, come narra "la vita é bella).
La vendita di immobili non rientra nel turismo, casomai nella speculazione e non penso debba essere il punto di forza di iniziative che stimolino il nostro patrimonio naturale, storico, culturale e d artistico! Noi abbiamo da condividere con i turisti, la meravigliosa gamma di paesaggi incontaminati, il nostro territorio è fenomenale ed è il nostro punto di forza, l'arte e l'architettura storica da proteggere e insegnare, ma sopratutto dobbiamo ritrovare la disponibilità ad accogliere l'ospite, dobbiamo preoccuparci più di mostrargli il nostro calore umano(che vale tanto quanto il territorio in cui viviamo)piuttosto che concentrarci come negli ultimi anni a ricevere i turisti come portafogli ambulanti!
In realtà se parliamo di pensionati (penso soprattutto ai tedeschi e scandinavi) più che ad acquistare un immobile in Italia sono interessati ad un USUFRUTTO (vita natural durante), con servizi annessi. So di paesotti Piemontesi prima abbandonati e adesso ritrasformati in residence 'old-style' con mini appartamenti nel verde, circondati da fattorie, centri equestri, centri sportivi, centri sanitari, ecc., dove i "nostri" possono ritirarsi alla fine della carriera, utilizzando la liquidazione per garantirsi un tetto sulla testa "a vita". Con le loro (ottime) pensioni possono inoltre beneficiare di tutti quei servizi succitati, forniti dalla collettività locale, ma anche viaggiare tutti insieme o in piccoli gruppi, visitare musei, accademie, città d'arte, teatri, ecc ecc.
dobbiamo poter demolire le costruzioni anni 70 e nel contempo costruire grattacieli moderni per creare zone aperte e verdi intorno ai centri
dipende non sempre ottieni buoni risultati perche poi se non si sa costruire e progettare con buon senso e quindi non avere una idea su cosa sia l'impatto ambientale e armonia nel disegnare le cose realizzi dei mostri
Le "grandi costruzioni" presentano grande impatto di creazione e costi di mantenimento logaritmici. Le grandi concentrazioni di abitati/abitanti non sono sostenibili. Certo i sindaci vorrebbero sempre che la proprio città cresca rapidamente ed indefinitamente. Ma una foto satellitare notturna della penisola italiana ben mostra la situazione di congestionamento.
Un'altra ipotesi può essere questa: http://www.a...
Dobbiamo alla luce dei recenti terremoti considerare la creazione di strutture indirizzate alla famiglia e non alle grandi concentrazioni di persone, ripensare quindi a case bi e trifamiliari magari in legno con massimo due piani e se possibile autosufficienti a livello energetico, questo permetterebbe di abbattere i costi di gestione (rimanendo solo la manutenzione degli apparati il vero costo e non le utenze da consumo), una migliore vivibilità dell'ambiente in cui si sviluppano questi villaggi (a mo del villaggio di alcatraz in umbria) magari con giardini/orto dopo reperire gli alimenti tutti esclusivamente biologici che si useranno per mangiare.
il turismo é una forza in Italia, ma resta comunque un'industria fragile messa sotto scacco dal periodo di recessione e dall'oggettistica cinese venduta ovunque. Cosa proponi? Come articoli il tuo piano? e scrivi tre punti, prometto il mio supporto.
ci vuole una legge rigida che faccia osservare e dare dei principi sul rispetto in ambito da come si produce e si commercia poi i prodotti in questione
il commercio ,il territorio ,l'artigianato sono beni comuni e vanno salvaguardati
come i beni artistici , architettonici ,l'ambiente questi insieme agli altri punti già citati compongono il patrimonio che poi si definisce ciò che poi fa turismo .
quindi la parola turismo e composta da tanti elementi imprescindibili .
quando si dice quella torta o dolce e buono perchè magari si avuto cura e premura dallo scegliere gli ingredienti e come farla capiamo questo e facciamo bingo
Le catene di produzione di oggettistica da regalo comune e di made in Italy di pregio/lusso (gioelleria, abbigliamento) dipendono, per la materie prime, da produttori esteri. La sola introduzione di normative restritive assicura: un sovraccarico dei "controllori", il moltiplicarsi di importanti cause giudiziarie (cavillose ed inconcludenti), costrizioni efficaci "solo" sui piccoli artigiani (obbligati a chiudere). Per norme efficaci occorre predisporre un apparato di Giustizia celere (fulmineo) e al contempo "benevolo" e "reintegrativo", supportato da un'opinione pubblica vigile/collaborativa e sdegnata. (Possono gli Italiani diventare Tedeschi? quanti anni occorrono??)
Si, sono d'accordo, ma vorrei una reale politica industriale sull'industria del turismo. Cio significa prendere in considerazione tutti i fattori che concorrono al successo di un piano industriale ...aeroporti, treni rapidi, trasporti pubblici, prezzi degli alberghi chiari, accessi e fruizione dei musei degni di un paese occidentale, comunicazioni in lingua ad uso dei turisti stranieri....
e sopratutto, dato che il principale motivo per cui un turista viaggia è la natura, tanta attenzione a mantenere un ambiente equlibrato fra agibilità e i paesaggi del territorio..intile costruire se poi non c'è nulla di paesaggistico da gustarsi!!!
ripuliamo le spiagge e i boschi. il turismo estivo sta lentamente diminuendo a causa dell'inquinamento riversato nei nostri mari. inoltre tenendo meglio curate le aree boschive, eviteremmo quegli incendi che dimezzano intere aree verdi, alterando ulteriormente l'ecosistema. ripuliamoci prima per poi mostrare le nostre bellezze!
ci vuole piu senso civico da parte chi ci vive e frequenta questi luoghi perche manca una educazine ,se si va nei cantoni della svizzerea gli italiani infatti sono visti male per questo motivo e lo vedi dagli sguardi .
qui come per la differenziata bisogna fare altrettanto e non perche ce lo oredina il dottore o il vigile masemmai perche dobbiamo avere piu rispetto per l'ambiente come casa propria e quindi poi di tutti .
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