Оснујте нову групу Пронађите групе

ПРИЈАВЉИВАЊЕ

×

Contributi alla proposta ABOLIZIONE DEGLI IMBALLAGGI NON BIODEGRADABILI

La disincentivazione alle aziende nel NON produrre confezioni non riciclabili deve venire da una svolta culturale dalla base, cioe' dai consumatori / usufruitori , non acquistando il piu possibile prodotti meno riciclabili. il marketing globale se ne accorgerebbe in pochi GIORNI oserei dire. ( le aziende meno sensibili saranno penalizzate se non produrranno packaging piu ecosostenibili .Quindi si indurrebbe le stesse aziende a studiare forme idonee da subito.Anche la raccolta differenziata porta a porta deve passare al successivo step di "raccolta a tariffa puntuale spinta" meno produci meno paghi di smaltimento e come pocanzi detto si creerebbe un ciclo da subito .
secondo me l'obiettivo più importante deve essere quello di alfabetizzarci sulle conseguenze del nostro stile dei consumi esagerato, che ci porta ad AVERE tutto di tutto in mille varianti ( a prezzi bassi finché il petrolio non costerà troppo e tanti lavoratori accetteranno di ricevere salari scandalosi ), cibo asettico e durevole anche per anni,( conservanti insalubri o con catena del freddo, economica perché di nuovo è ancora a buon mercato per le aziende, ma non per noi contribuenti - le energie prodotte da combustibili fossili ottengono tutt'ora più soldi delle rinnovabili, p.e. si chiamava CIP 6 in bolletta enel, quindi in realtà quel cibo ci costa di più ma non ce ne rendiamo conto, un po' siamo fessi un po' ci piace avere tutto a disposizione )

dobbiamo dimostrare come si possa star bene anche senza tutto di tutto e anche senza gli esagerati obblighi sanitari nel settore alimentare, con regole così strette che solo grandi investitori possono entrare nel business

puntando ad una maggior consapevolezza si può arrivare col tempo a spostare sempre più quote di consumo in ambito locale ( km zero ), per dar lavoro ad un maggior n° di piccole imprese, slegate da obblighi di produzioni di massa come pure da leggi talmente vincolanti da impedire il loro sviluppo

nel frattempo sì ai materiali ecologici attraverso tutti i mezzi possibili, da politiche fiscali all'informazione veritiera mediatica e sulle etichette, sì allo sfuso e alla spina, alle sporte di stoffa






Procedo per passi:
Secondo me è d'obbligo produrre i beni con imballaggio riciclabile e/o proveniente da fonti riciclate. In modo chiaro il produttore dovrà imballare con materiale riciclabile o proveniente da materiale riciclato. I diversi modi di riciclo dovranno essere scritti in modo chiaro sul materiale stesso. Le azienda avranno una detassazione per i costi dovuti al cambiamento e all'approvigionamento di impianti e materiali.
Con l'aumento del materiale riciclabile in arrivo è possibile rivedere la strategia di recupero al consumatore finale del prodotto:

- Favorire sia il recupero porta a porta che attraverso siti di stoccaggio, con particolare attenzione al recupero dell'umido.
- Aprire al privato le attività di recupero

Detassare gradualmente e in seguito tassare le aziende che imballano con materiali non biodegradabile.
Obbligare le aziende al ritiro del materiale non riciclabile ingombrante e al suo riciclo o smaltimento.
Mantenere lo smaltimento statale e aprire al pubblico in sicurezza i siti di stoccaggio di materiali non pericoloso per un eventuale recupero del cittadino.

Direi che ce ne è abbastanza per una bella rivoluzione del riciclo


Alcuni punti sono buoni, ma bisogna vedere se poi non si vengono a creare altri sprechi e sono sicuro che su alcuni prodotti si creeranno. Da sottolineare l’aspetto igienico, che verrebbe a mancare.
se quei contenitori ecologici fossero riutilizzati senza passare dalla filiera dello smaltimento e riciclo sarebbe ancora meglio, quindi incentivare lo sfuso il più possibile ed incentivare i consumatori a portarsi i contenitori d casa, trovando soluzioni tecnologicamente adeguate per esempio al problema della pulizia di quelli alimentari, magari il sevizio erogato dallo stesso esercente
a livello normativo per favorire questo processo aiuterei fortemente le aziende virtuose, creando alle altre la necessità per convenienza ad adeguarsi ai nuovi parametri, il mercato si svilupperebbe in modo veloce e meno traumatico
Io proporrei di sostituire le attuali forme di finanziamento della raccolta e smaltimento rifiuti con una tassa sui prodotti proporzionale al costo che comporterebbe il riciclo o lo smaltimento del rifiuto che il prodotto genera, includendo sia gli involucri che lo stesso prodotto a fine vita. Questo incentiverebbe produttori e consumatori verso prototti piu ecologici e darebbe i fondi per organizzare smaltimenti a basso impatto aziendale.
D'accordo solo se tale legge sará valida per tutte le aziende che non solo producono, ma anche solo vendono in Italia. Da non applicarsi per quelle aziende che producono in italia ma vendono i loro prodotti all'estero, per non penalizzare rispetto alla concorrenza.
al punto-(tempo massimo di tre anni per eliminare) tempo eccessivamente abnorme al fine di limitare i danni che sono già alla fine della sopportazione del pianeta, su una visione Macro.

al punto-(ottenuti con materiali di origine totalmente biologica oppure con materiali completamente riciclabili (carta, vetro o alluminio)In tal senzo riproporre la coltivazione della "Canapa" un pianta che è stata abbolita è vietata la coltivazione per motivi politici-industriali, la quale come da documentazione in mio archivio ma reperibile in rete la stessa integra è sostituisce in maniera totale quasi la totale materia prima di base dei 5/10 materiali fondanti, per la crazione di tutti i materiali e sotto materiali oggi usati dalle industrie, tipo:

Canapa come (fibra per filati), can. come (materiale isolante per l'edilizia), can. come (sostituto alla vetroresina)etc. etc., comprendere l'infinità di applicazione di questa pianta non è solo un compito che mira alla risoluzione del problema sù trattato, ma possiamo immagginare la sua richiesta dopo una eventuale applicazione in filiera, quanta produzione si dovrebbe avere è quanta rinascita avrebbe il mondo dell'Agricoltura, così tanto emarginata?, potrebbe sicuramente migliorare in maniera esponenziale il settore agricolo, proprio quel settore pilastro è risorsa inrinunciabbile per il nostro paese.
accomunabile con proposta "i rifiuti sono soldi miei"
parafrasando Lavoisier "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si compra e si paga due volte"
pacco incluso, ma doppio pacco no.
comprendo cosa dici
ho due ipotesi
la prima visionaria estrema
si accettano solo prodotti il cui smaltimento dell'imballaggio finale sia già stato concordato con un'azienda che si occupi del riciclaggio.. il tutto monitorato e certificato.. la filiera dalla nascita alla morte dell'imballaggio.
la seconda morbida
incentivare e sensibilizzare con premi, ottenendo un cambiamento culturale e graduale per tutti gli attori omuncoli consumatori.

mi sono appena iscritta ma darò il mio contributo più tecnico e meglio esposto a mente fredda
In contemporanea visto i lunghi tempi di attuazione, per tutte le aziende,industrie,utilizzatori primari e secondarii, già da subito per mettere in moto la macchina con un sitema di vuoto a rendere e/o a noleggio; pagare magari una piccola quota cauzionale dove applicabile su tutte quelle componenti da confezionamento, promuovere a ventaglio la campagna per l'ambiente.
Credo che si tratti di un obiettivo auspicabile ma di difficile attuazione in soli tre anni. Il primo problema riguarda i prodotti di lunga conservazione che, contenuti in imballaggi biodegradabili potrebbero consumarsi prima di essere utilizzati. Credo che pur mantenendo l'obiettivo di eliminare per sempre gli imballaggi usa e getta, sia necessario realizzare un piano integrato per la riconversione di tutto il settore ma ci vorrà molto più tempo. Bisogna anche tenere conto che oggi le merci e gli imballaggi viaggiano da un continente all'altro per cui bisogna tenere conto anche delle legislazioni in materia vigenti nei paesi esteri.
In ogni caso per realizzare un piano integrato della riconversione del settore imballaggi sia necessario uno studio approfondito di tutte le tipologie e per ognuna proporre soluzioni diversificate da attuare nel breve, medio e lungo termine a seconda dei materiali.
La proposta è quindi quella di creare un gruppo di lavoro sul tema con esperti del settore.
Certo l'ideale sarebbe un regolamento europeo per la riconversione del settore. E trovo anche ragionevole differenziare i prodotti a lunga conservazione. Tuttavia l'impianto della proposta resta valido, e si potrebbero proporre delle rimodulazioni ad esempio per i prodotti a lunga conservazione, resta il fatto che per quanto "lunga" possa essere la durata di un prodotto, in genere alimentare, gli involucri di plastica durano comunque centinaia di anni! Decisamente troppo.
Se prendiamo in considerazione solo il comparto dei prodotti alimentari, si potrebbe pensare di eliminare tutti i tipi di imballaggi in plastica e sostiuirli con materiali riciclabili al 100% quali allumino e vetro. Questo però non è sufficiente, bisogna cercare di trovare soluzioni per tornare alla vendita dei prodotti sfusi come si usava una volta; i consumatori si doteranno di contenitori che utilizzeranno più volte. Per esempio in molti centri commercialiormai hanno introdotto i distributori per alcunemerceologie quali i legumi secchi, la frutta secca. La stessa cosa si potrebbe fare con le bevande obbligando i supermercati alla vendita attraverso i distributori alla spina come avviene già per i detersivi. Le soluzioni possono essere tante.
beh, concordo, basta inserire nei materiali eco-friendly vetro e metalli che sono facilmente riciclabili (il vetro all'infinito)
Ci sono studi su materiali biodegradabili dopo il consumo, credo che se gli investimenti fossero in questa direzione sarebbe fattibile.
Nella sezione "Problematica" propongo di cancellare tutto il contenuto tra parentesi (ottenuti da derivati del mais) , perché limita alla sola materia prima mais la derivazione della plastica biodegradabile
Europe
America
Asia
Africa
Oceania
  • Europe
  • France
  • Hungary
  • Italy
  • Deutschland
  • România
  • España
  • Portugal
  • Greece
  • United Kingdom
  • Ireland
  • Serbia (Cyrillic)
  • Serbia (Latin)
  • Serbo-Croatian
  • Bosnian
  • Montenegrin (Latin)
  • Russia
  • USA
  • Brasil
  • Ecuador
  • Chile
  • Argentina
  • Indonesia
  • 中国
  • South Africa
  • Australia
  • New Zealand
×
Cookies Text Learn More