Privatizzazione della RAI
La RAI cosi come è adesso non è più un servizio pubblico, ma costituisce sempre un importante patrimonio industriale del paese che interventi politici (e.g. spezzettamento) rischiano di distruggere.
L'attuale panorama informativo e tecnologico, unito alle difficoltà a gestire una TV pubblica evitando le lottizzazioni mettono in discussione la necessità di avere una TV pubblica. Altri mezzi, ad esempio l'accesso a basso costo ai canali digitali, possono garantire il necessario pluralismo delle informazioni.
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Solution 1:
La RAI va privatizzata in toto nel più breve tempo possibile ma senza svenderla. Nel privatizarla, occorre fare in modo che la nuova proprietà non sia collegata a detentori di reti televisive.
Contestualmente, occorre nazionalizzare la rete di distribuzione del segnale digitale terrestre, che verrà affidata ad un ente no-profit che avrà il compito di manutenerla e garantire la copertura del territoerio.
Questo ente fornirà a prezzo di costo l'accesso a canali digitali a tutti i fornitori di contenuti, garantendo che un singolo gruppo commerciale non ne possa avere più di una quota parte.
Per la comunicazione di notizie istituzionali, il governo potrà utilizzare un canale digitale dedicato.
A breve termine l'abolizione del canone RAI e fornire alla RAI una direzione che sia in grado di mantenerne e vbalorizzarne gli asset commerciali.
A medio termine la vendita della RAI e la costituzione dell'ente do gestione del digitale terrestre.
Da valutare se la vendita della RAI fornisce le risorse necessarie per l'acquisto della parte della rete digitale terrestre di proprietà privata.
La RAI sarà libera di seguire la sua vocazione commerciale, senza perdita di lavoro e di valore industriale e senza simulazioni di "servizio pubblico"
I cittadinio non dovranno più pagare il canon ne RAI.
La possibilità di accedere a prezzo costo ai canali del digitale terrestre dovrebbe fabvorire la nacita di nuovi fornoitori di contenuti, garantendo un pluralismo maggiore di quello di una rete di Stato controllata dai partiti.
Eventualmente, la rete di distribuzione del digitale terrestre può essere usata per fornire servizi aggiuntivi di utilità pubblica.
Elimimazione del canone RAI. Riduzione del momopolio/duopolio corrente sulla televisione generalista. Aumento del prularismo.
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