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Contributi alla proposta Un anno all'estero durante la scuola dell'obbligo

BELLISSIMA FRASE: UNIONE MONETARIA E NON CULTURALE
Mi sembra troppo un'anno, pensare di scambiare il favore e trovarmi a gestire un ragazzo straniero per tutto quel tempo mi rende un po dubbioso.E'ovvio che se ci sono già queste tipo di realtà, sarai curioso saperne e approfondirle di più.Credo che prima o poi, ci si debba arrivare un po alla volta, tutti i viaggi ti arricchiscono profondamente, figuriamoci questa.
Basta che non sia obbligatorio. E poi non dovrebbero decidere gli adulti, ma gli studenti stessi. Avete mai letto "I ragazzi felici di Summerhill"?
QUANDO LA PROPOSTA PASSA IN REVISIONE ?
Io lo farei anche per i dipendenti della pubblica amministrazione...
Perché fin dalle medie inferiori introdurre uno scambio di corrispondenza via web tra alunni di istituti scolastici di stati europei .
Dai database degli istituti si potrebbero così assegnare dei profili tra gli alunni di queste scuole in lingua straniera concordata in modo da avere una costante e programmata conoscenza dei reciproci nuclei famigliari in modo da poter poi nelle scuole superiori avere un feedback reciproco tra studenti che già si sono conosciuti nei tre anni delle medie inferiori.
Sicuramente favorire un "gemellaggio" tra i vari comuni e di conseguenza tra le scuole relative potrebbe essere un bell'incentivo alla creazione di rapporti interpersonali tra i ragazzi ed eventualmente tra le famiglie. Ottimo
sono d'accordo ma per un tempo massimo di 9 mesi, solo se i ragazzi sono seguiti da tutor e da gli vengono offerti servizi come accesso web gratuito, notebook con webcam in comodato d'uso per il periodo in cui è all'estero, garantire la copertura anche del costo di almeno 1 viaggio a/r per il ragazzo o per i suoi familiari.
non sono d'accordo sull'obbligatorietà.
Sul tempo massimo ci siamo, dovrebbe essere quello corrispondente all'anno scolastico max 9-10 mesi. Tutor e accesso al web mi sembrano il minimo. Per notebook e viaggio credo sia davvero gravoso finanziariamente pensando a numeri elevati. Ho parlato di Europa anche perché ci sono i voli low cost che in parte risolvono il problema.
Al posto del notebook si potrebbe optare per dispositivi mobili di base (sempre in comodato d'uso), per esempio smartphone android entry level. In questo modo l'accesso al web viene garantito anche a chi non si può permettere più del computer fisso di casa, che spesso è di famiglia e quindi resterebbe in Italia.
Almeno una possibilità di ricongiungimento con la famiglia all'interno dei 9 mesi la garantirei, tenendo presente il fatto che l'attività riguarda per lo più ragazzi in età adolescenziale.
Continuo a sostenere che non è il caso di rendere il tutto obbligatorio.
Ok per un supporto in più solo per le famiglie a basso reddito.
Va bene cominciare gradualmente e dunque non obbligatorio, ma almeno fortemente incentivato... consideri che anche oggi si può già fare, facoltativo lo è già... ci vuole "solo" il permesso della scuola di origine (in genere dato ai ragazzi che hanno ottimi voti) e una disponibilità economica non da tutti
ma scusa a che età specifica lo prevederesti?...io proporrei nell'anno in cui i ragazzi cominciano a studiare e ad approcciarsi alla conoscenza dell'Educazione Civica, che credo, in Italia, coincida con il primo anno di Scuole Superiori...ma non vorrei sbagliarmi...
Sai il primo anno delle superiori è un anno di ambientamento e alcuni ragazzi a 14 anni sono ancora troppo piccoli. Chiaramente va escluso anche l'ultimo anno in cui bisogna effettuare l'esame finale. Gli anni migliori sono quelli del terzo o quarto di scuola superiore diciamo 16-17 anni di età
Concordo con la proposta e credo che sarebbe oltretutto utile, se gli interscambi fossero verso paesi che hanno un certo interesse nel settore scolastico dello studente.
Concordo con la proposta, tanto che per mia figlia che ha 16 anni mi sto interessando con Intercultura per un soggiorno all'estero durante il periodo scolastico di 3-6 mesi.
Se si realizza, molto volentieri sono disposto a parlare della mia esperienza e fornire un contributo "frutto di esperienza".
Alfredo Cesarini
Non ho fatto pubblicità, ma l'esperienza avuta in famiglia è proprio con Intercultura. Vada tranquillo sono molto seri e competenti. Consiglio il periodo di 6-9 mesi 3 sono troppo pochi
Sarebbe bello che le famiglie partecipassero "gratuitamente" ma mi sembra utopico.
Penso ad uno "scambio" di figli (possibilmente della stessa età) tra le famiglie scelte.
Quali sarebbero i criteri di scelta delle famiglie?
Quali potrebbero essere i finanziatori di tale progetto? Entità pubbliche e/o private?
Non è per nulla utopico, il network già esistente funziona proprio così le famiglie sono volontarie. Le famiglie vengono selezionate dalla organizzazione con interviste effettuate da psicologi.
I giovani sono monitorati costantemente quando sono all'estero e hanno un tutor a cui possono rivolgersi in ogni momento.
Per quanto riguarda il finanziamento credo sia necessario che il Pubblico si occupi della parte organizzativa abbattendo i costi di questo aspetto. Con le famiglie volontarie il costo per il singolo studente si limita al viaggio e alle normali spese quotidiane
Forse, per iniziare, 3 mesi sarebbero sufficienti, con la possibilità di prolungare il soggiorno fino ad un anno.
Per esperienza personale ti dico che 3 mesi sono appena necessari per ambientarti in un paese straniero. Facciamo 6 ? :-)
sì, in effetti 3 mesi sono pochi
Facciamo 9 ?
9 mesi corrispondono a un anno scolastico, anche per me è l'ideale... ma capisco che per alcuni ragazzi potrebbe essere un periodo davvero lungo lontano da casa
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