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Una misura cosí drastica distruggerebbe totalmente il mercato ;)

sarei d´accordo su una soluzione SOLO e SOLTANTO per quanto riguarda i generi alimentari che giá coltiviamo/alleviamo in italia.
Se invece parlassimo di premiare il *vero* made in italy, prodotto in italia con materie prime italiane, allora il discorso cambierebbe. Ma cosí non torna

Pensavo che si dovesse agire sulle razionalizzazione dei nostri atti per incrementare la produzione dedicata all'esportazione. Creando le premesse per aumentare i posti di lavoro. https://secu...
anche se ritengo che la MIGLIOR SOLUZIONE è sensibilizzare il popolo italiano ,PRODURRE E COMPRARE MADE IN ITLAY e questo nessuno ce lo può vietare , serve anche chiarezza su ciò che viene venduto , e poi magari mettere la quota IVA PIù alta, alcuni esempi: se mangi la pasta , il grano da dove viene?? dov'è che c'è scritto???? il passato di pomodori , da dove viene?? l'olio d'oliva EXSTRA VERGINE di QUALSIASI MARCA FAMOSA IN ITALIA, con che olive viene fatto ????? eppure c'è la bandiera ITALIANA SULL'ETICHETTA !!!la FIAT Fà LA 500 in Serbia e vende in ITALIA , bene IVA AL 40% SUL VENDUTO , oppure togli: FABBRICA ITALIANA AUTO TORINO , e questo vale anche per altri marchi , saluti
Per i dazi ha giò risposto sotto Amagno. Io penso che per allargare la torta del lavoro,possibile ora data la nostra situazione,solo per esportazioni in un mercato che si stà restringendo. La spinta la possono dare le PMI 18M di lavoratori. Ho spachettato questa https://secu... su airesis sul tema :Salvare il popolo Italiano dalla disperazione e dalla miseria. Solo con un colpo di reni i 18M di lav. ci salveranno, a condizione che lo Stato tolga i costi occulti e faccia risparmiare sui costi burocratici le PMI.
Avete notato che i 18M+ le mogli e figli corrispondono al 1° partito d'Italia. Persone pratiche, concrete che non si fanno tante illusioni, e confidano sulla loro buona volontà e capacità. Responsabili verso la famiglia e la società, non si capacitano di quello che avviene ai vertici di chi determinano le nostre vicissitudini o fortune. Il partito o movimento che si preoccupa di risolvere i problemi di questi signori è in grado di governare l' Italia.Gli unici che possono creare ricchezza producendo per l'esportazione sono le PMI. Bisogna togliere loro gli attuali costi occulti per renderli più competitivi in mercati che si stanno restringendo.
Lavorano ma non producono chi passa le carte. I sindacati,visti i tempi che corrono,non avrebbero da ridire se vengono spostati a servizi utili alla collettività.
Nessun dazio doganale ma solo un aliquota IVA inversamente proporzionale al costo del lavoro del paese produttore.
Meno ti costa piu' alta e' l'aliquota. in questo modo si risanerebbero le casse dello stato e si incentiverebbe il made in italy. Davide Bianchi da Palermo
ottima idea, ma i dazi più o meno sono la stessa cosa ,SOLO CHE IN ITALIA LE LOBBY CHE CONTROLLANO TUTTO NON LE FANNO APPLICARE, CI PRENDONO SOLO PER IL CULO E SE NON RIUSCIAMO A VINCERE LE PROSSIME ELEZIONI SARANNO DOLORI PER TUTTI.
Per il lavoro: Ritengo sia necessario dover mettere in condizioni le PMI(18M di lavoratori) di non aver i costi occulti attuali. Con i risparmi possono essere più competitivi per l'esportazione,sopratutto ora che si stà restringendo il mercato internazionale. Ho aperto un blog su Airesis con l'indirizzo di una petizione tendente a risolvere il problema degli adempimenti ancora cartacei.
ATTENZIONE A GENRALIZZARE LE PMI
pardon, il computer fà le bizze, il caldo: attenzione a non generalizzare le PMI
Non sò se avete visto la proposta:Sviluppo ed incremento delle esportazioni,efficienza adempimenti burocratici,PMI. Se ritenete che possa essere una soluzione realizzabile per far tornare la voglia di intraprendere,allargare il diametro della torta lavoro. Se ritenete sia valida vedete e firmate la petizione: Eliminare gli abusi di potere alle PMI inserita,può servire ad avere il consenso di chi non stà partecipando come 5S. In democrazia alla fine devono fare quello che la maggioranza vuole e chiede.
io correggerei così, lasciando il tuo spunto alla fine: RIFORMA DEL LAVORO : detassare dagli attuali 34-48% le aliquote sul lavoratore e datore di lavoro ad un iniziale 12% per nuove assunzioni con investimenti in ITALIA AGEVOLANDO, produzioni eco compatibili e di interesse strategico italiano, (esempio: mezzi di trasporto privati e collettivi elettrici o basso impatto ambientale, INCENTIVARE PRODUZIONE E INSTALLAZIONE GRATUITA SU TUTTE LE ABITAZIONI IMPIANTI FOTOVOLTAICI , incentivare ricerca su altre fonti energetiche alternative ) , queste agevolazioni gradatamente andranno ad un 25-28% massimo per TUTTI I LAVORATORI ; cosa si ottiene: automaticamente si abbatte il costo del lavoro, si fà occupazione si incentiva il mercato interno ; dove trovare il denaro per questi interventi?? 1° quello che dici ( ma se si abbatte il costo del lavoro,non avranno interesse ad andare all'estero) ; 2° tagli anche retroattivi di 15-20anni della spesa pubblica stipendi,vitalizi privilegi ; tagli al n° dei politici in parlamento ; 3° soppressione provincie e n° limitato regioni ( 4 -6 maxi regioni ) ; 4° patrimoniale sui grandi capitali DI QUALSIASI NATURA;5° UN VERO REDDITOMETRO CHE NON PERMETTA AD UN GIOIELLIERE O ALTRE ATTIVITà REMUNATIVE DI DENUNCIARE MENO DI UN OPERAIO ; 6° chi ti dice che non si può mettere dazi doganali in ambito UE digli che si stà sbagliando,altre nazioni lo stanno facendo ; NB IO LE FRONTIERE LE METTEREI ANCHE OLTRE CHE PER CONTROLLARE LE MERCI, PER PREVENIRE IMMIGRAZIONE( SPECIE PAESI EST EUROPA ANCHE COMUNITARI ) di persone che andranno poi ad ingrossare le file della malavita e dei carcerati , devono entrare solo chi può permettersi di VIVERE LEGALMENTE ( contro anche il lavoro nero) , saluti
Abbassare il costo del lavoro va bene ma bisogna stare attenti perche molte aziende soprattutto al sud sono andate avanti solamente eludendo il fisco e non riconoscendo i diritti dei lavoratori, dare l'ennesima agevolazione che aiuta solo i furbetti peggiorerebbe solo le cose. Quindi dimezzare la tassazione ma chi sbaglia paga anche con il sequestro dell'azienda se necessario e col carcere, perche il titolare di una ditta che non paga gli stipendi dovuti o peggio fa lavorare piu ore rispetto al contratto commette estorsione e va trattato come un mafioso di merda e posso assicurare che di questi casi ne esistono una infinita ma nessuno lo ammette. Abolizione immediata dei contratti a progetto e similari sono l'arma di ricatto che opprime il mondo del lavoro, dopo un mese di prova si vede subito se un lavoratore e' valido, se serve un impiegato solo per un periodo breve si ci avvale delle agenzie interinali quelle serie il tutto sotto stretto controllo dello stato.
chiaro che io parlo di aziende che NON LAVORANO IN NERO , chi lavora in NERO non gli frega niente dell'abbassamento dell'aliquota che dico io, NONLA PAGANO ORA E NON LA PAGHERANNO MAI
Ma chi parla di nero, ci sono aziende al sud che sulla busta paga danno 1200 euro ma ne vogliono indietro 500 oppure con contratti partime ti fanno lavorare 45 ore settimanali, e hanno pure il coraggio di sentirsi nel giusto, con i tempi che corrono viene voglia di fare il serial killer.
Non credo sia possibile mettere dazi sulle merci importate dai paesi UE, ma anche se fosse possibile mettere dazi su prodotti di paesi extra UE, avremmo solo come conseguenza un aumento dei prezzi e un peggioramento delle relazioni internazionali. Piuttosto bisognerebbe puntare molto sulla qualità della produzione italiana e sull'export. Inoltre sarebbe bello sensibilizzare il consumatore sulle tematiche che riguardano i costi ambientali della globalizzazione, in modo da indirizzare gli acquisti sul made in italy.
Nulla impedisce di mettere dazi dove si vuole, tanto che prima c'erano e l'economia era più fiorente. Per quanto all'aumento dei prezzi da te ipotizzato, ho risposto sopra. Puntare sull'export, è la scusa per rendere gli italiani servi, i quali in nome della concorrenza con paesi ad economie diverse, sarebbero e sono costretti a lavorare allo stesso prezzo di un lavoratore del Burundi. In realtà, l'obiettivo primario di una società democratica, dovrebbe essere l'aumento del benessere di ciascun cittadino, e non la competitività nelle esportazioni. Per fare crescere il benessere degli italiani, bisogna auemntare la richiesta interna, e questo lo si può fare solo attraverso una retribuzione elevata, in modo che gli italiani possano avere un potere d'acquisto tale da potersi permettere di comperare prodotti italiani, e non cinesi, o di Taiwan.
che ci sia da puntare sulla qualità è indubbio ; che non si possa è altrettanto falso , com'è falso non poter mettere ancora i controlli doganali ; la FRANCIA STà AGEVOLANDO AL PRODUZIONE INTERNA, PENALIZZANDO QUELLA ESTERA ,IDEM LA GERMANIA E O ALTRI PAESI TIPO AUSTRIA O SVIZZERA: a miei amici con industrie distrutte dal terremoto emiliano avevano offerto capannoni pronti per la produzione in AUSTRIA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! con sgravi fiscali enormi ,l'unico inconveniente era che la mano d'opera doveva essere locale
e sbagliato il sistema della comunità europea non si possono aggregare
STATI CON STIPENDI MONETE DIFFERENTI PERCHE ALLA LUNGA DOVE LA MANODOPERA COSTA POCO LE AZIENDE ITALIANE VANNO A REALIZZARE I LORO PRODOTTI in quei paesi E RIVENDERLI ALLO STESSO PREZZO IN ITALIA E ABBIAMO , 2 O PIU CASI CHE NON TORNANO IL PRIMO CHE GLI ITALIANI VENGONO LICENZIATI, IL SECONDO E CHE AVREMMO UNA MAREA DI IMMIGRATI dai paesi poveri CHE VENGONO IN ITALIA SOGNANDO L ELDORADO.
Rivedrei l'obbiettivo con qualche testo più specifico
Non so se una tassa doganale sia l'ottimale; molti prodotti e materie prime mancano nel nostro paese. Rischiamo unn fortissimo innalzamennto dei prezzi.
Anche prima che si desse ( Governo Prodi )la possibilità alle aziende italiane di produrre all'estero mantenendo i prezzi come se la produzione fosse rimasta in Italia le materie prime mancavano, esattamente come oggi. Eppure gli italiani lavoravano, ed avevano un potere d'acquisto più elevato rispetto ad oggi. L'inalzamento dei prezzi ci sarebbe solo per i prodotti importati dalle aziende italiane che producono all'estero, in compenso, gli stessi, prodotti in Italia costerebbero una cifra molto più ragionevole, ma sopratutto le aziende che hanno sfruttato l'apertura delle frontiere, tornerebbero a produrre in Italia.
tutto e iniziato con prodi e le sue amiche lobby ,ci ha fatto credere che la globalizzazione era una bellissima cosa come l euro , solo adesso abbiamo capito, l errore che abbiamo commesso mettendoli al governo.
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