MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI VITA DEI RESIDENTI
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×1)-Investire sul prodotto culturale per promuovere il consumo culturale.
2)-finalizzare gli investimenti in campo turistico al miglioramento della qualità della vita dei residenti nel
territorio nettunese.
Così facendo si favoriranno inoltre i seguenti fenomeni:
Ø Incremento delle attività economiche e dell’occupazione;
Ø Sviluppo dello scambio economico e culturale con l’esterno;
Ø Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture locali;
Ø Stimolo e supporto economico per la conservazione del patrimonio storico-artistico-culturale locale;
Ø Diversificazione della struttura economica.
3)-identificare i prodotti turistici locali e investire su essi grazie a strumenti come:
“Le strade del vino”
La Legge 27 luglio 1999, n.268 si propone l’obiettivo di valorizzare questo tipo di territori attraverso la realizzazione delle “Strade del Vino” definite come: “percorsi segnalati e pubblicizzati con appositi cartelli, lungo i quali insistono valori naturali, culturali e ambientali, vigneti e cantine di aziende agricole singole o associate aperte al pubblico; esse costituiscono strumento attraverso il quale i territori vinicoli e le relative produzioni possono essere divulgati, commercializzati e fruiti in forma di offerta turistica”. L’ambito di applicazione della legge comprende anche altre realtà di prodotti tipici tra i quali l’olio di oliva.
4)-Puntare sul comparto eno-gastronomico come forma di turismo emergente in quanto identifica la
motivazione dello spostamento di diverse fasce di utenti prestando particolare cura al fenomeno
all’enoturismo data la spiccata vocazione vitivinicola del territorio Nettunese;
“Il turismo enogastronomico è una forma di turismo culturale: punta alla conservazione e valorizzazione dei territori agricoli ed in particolare vitivinicoli e propone un nuovo modo di vivere la vacanza che viene associata alla visita ad aziende vinicole con la degustazione dei vini tipici e talvolta di piatti locali; una vera e propria esperienza che permette di entrare pienamente in comunione con la realtà del luogo per instaurare un legame dialettico con il suo trascorso, per appropriarsi delle sue tradizioni e del suo patrimonio storico e culturale”. (M. Antonioli Corigliano – Università Bocconi)
5)- Adeguare la capacità ricettiva comprendendo l’impiego di personale qualificato e preparato
capace di ragguagliare il turista sul vino ma anche sui musei sulle attività culturali del Forte o del Borgo
e così via;
7)- Valorizzare l’unicità del territorio nettunese,che assieme ai prodotti tipici eno-gastronomici
ne caratterizzano l’offerta turistica ;
creare insomma un sistema di offerta turistica che includa un intero percorso lungo il quale cooperino
cantine aperte al pubblico, musei, borghi, edifici storici, attrattive naturalistiche e sportive, esercizi
ricettivi, produzioni artigiane, agenzie turistiche, ristoranti tipici.
Collegare quindi tutte le risorse presenti in luoghi e territori ad alta vocazione di determinati prodotti
essendo così in grado di esercitare il proprio effetto sulla domanda di enoturismo e turismo culturale.
Così facendo si assolverebbe al molteplice compito di commercializzare il prodotto enoturistico
favorendone la popolarità e garantendone l’origine controllata, Il turista-consumatore avrebbe un
approccio diretto e consapevole con il prodotto beneficiandone in termini di Qualità e Sicurezza della
sua provenienza ,salvaguardia e notorietà per il territorio dove si produce il determinato prodotto eno
gastronomico o agro-alimentare.
Di conseguenza si aiuterebbe ad incentivare e tutelare il made in Italy e il km 0 con tutti i vantaggi che
ciò comporta,come contribuire a creare un brand che renda inequivocabile la provenienza dei nostri prodotti.
Mauro RIZZO
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