Proposta di utilizzo accantonamento stipendi e/o eventuali fondi senza creare tornaconti per nessuno.
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×Dare la possibilità ai non abbienti di accedere a corsi gratuiti di sport e apprendimento riuscendo a sostenere le sole spese di affitto e pulizia per locali o palestre adibite allo scopo.
Si tratta di trovare insegnanti e volontari con esperienza che siano disponibili ad impartire lezioni gratuitamente o con un minimo di rimborso spese.
Esistono esperienze a cui ispirarsi per raggiungere l'obiettivo? Tra le possibili soluzioni/iniziative già messe in atto, quali hanno raggiunto migliori risultati e quali peggiori? Perché?
Chi riceverà dei vantaggi e degli svantaggi dal raggiungimento dell'obbiettivo e dalle soluzioni proposte? Tali soggetti sono stati coinvolti nella discussione di questa proposta? In che modo?
Solution 1:
Descrivere la soluzione che, concretamente, si propone di adottare per raggiungere l'obiettivo.
Quando dovrà essere attuata questa soluzione? Individuare le eventuali fasi di attuazione.
Chi dovrà attuare o far attuare la soluzione? Come saranno monitorati e verificati, in caso di attuazione, gli esiti della soluzione?
Le spese si suddivideranno in : Affitto mensile locale (se ci saranno più corsi nella stessa struttura, l'affitto sarà sempre e solo quello); pulizie settimanali o mensili; Eventuali o necessari capi d'abbigliamento utili alla disciplina; costi (se non compresi nell'affitto) di acqua, luce e gas; creazione di un unica associazione dilettantistica (costi per l'iscrizione) e affiliazione ad ente di promozione sportiva (costo annuale di affiliazione); eventuali spese sostenute dall'insegnante (carburante, gadgets e strumenti utili ai fini degli obiettivi delle lezioni).
L'aspetto etico e sociale più notevole è legato alla possibilità che chiunque possa aver diritto e accesso alla pratica di una disciplina sportiva "scelta" e non forzata. Che la salute e la forma sia un diritto di tutti, abbienti e non abbienti, in egual misura, un problema che invece emerge evidenziando differenze di ceto sociale nelle scuole dove c'è chi può vantarsi di frequentare certi sport e chi non può permettersi di praticarli.
Se il vantaggio principale sembra esclusivamente il diritto dei non abbienti alla pratica di discipline sportive, in concreto chi ne trae vantaggio è tutta la comunità, in quanto si appianano divergenze legate alle possibilità economiche e di conseguenza ne escono rinvigoriti i rapporti sociali. Al contrario di quanto emerge dai mass-media, non c'è nessuna corsa a diventare un vincente, ma tutti si sentiranno egualmente liberi di esprimere la propria capacità e creatività, liberando il sistema da una mole di ragazzi e ragazze che si sentono dei perdenti solo perchè non raggiungono risultati olimpionici.

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