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Dottorato e abilitazione all'insegnamento scolastico

PREMESSO che l'Associazione Dottorandi e dottori di ricerca italiani – ADI ha tra i propri fini statutari la tutela ed estensione dei diritti dei dottorandi e dei giovani ricercatori nonché la promozione del titolo di dottore di ricerca

che l'accesso all'insegnamento scolastico avveniva tramite il ricorso a graduatorie c.d. “ad esaurimento”, ovvero “di merito” ovvero ancora “d'istituto”, attingendo annualmente i docenti per le immissioni in ruolo, ovvero per la stipula di contratto a tempo indeterminato in base al fabbisogno annuale;

che appare essere nell'intenzione del legislatore consentire l'accesso all'insegnamento esclusivamente a coloro i quali siano in possesso della specifica abilitazione che finora si poteva conseguire tramite la frequenza di Tirocini Formativi Attivi di durata annuale (TFA), a numero chiuso, ovvero attraverso i Percorsi Abilitativi Speciali (PAS), riservati ai docenti con tre anni di esperienza di insegnamento

CONSIDERATO che il titolo di “dottore di ricerca / Ph.D” costituisce titolo preferenziale nell'assegnazione di incarichi di docenza presso le Università, valorizzando in tal modo le attività didattiche, di supporto alla didattica e di ricerca svolte durante il percorso di dottorato, ma che nulla viene disposto in ordine all'insegnamento negli altri gradi scolastici;

che, secondo le recenti linee guida ministeriali, sarà possibile in futuro abilitarsi unicamente iscrivendosi nuovamente all’università, frequentando specifici bienni specialistici dedicati ad intraprendere la strada dell’insegnamento

che ciò comporterebbe per i dottori di ricerca, i quali hanno alle spalle una formazione universitaria di ben otto anni, la conseguenza di doversi re-iscrivere all’Università per altri due anni, pur essendo essi in possesso di un titolo di grado superiore ad una laurea specialistica/magistrale, e vendendo di fatto equiparati a neo-laureati triennali.

Tutto ciò premesso e considerato, nell'ottica di valorizzare il percorso dottorale ed il titolo di dottore di ricerca, l'Associazione Dottorandi e dottori di ricerca italiani – ADI

INTENDE

avviare un percorso di confronto e stimolo con i propri associati, la cittadinanza e le Istituzioni universitarie e politiche finalizzata ad ottenere l'accesso, in riconoscimento e valorizzazione del titolo e qualifica accademica di “dottore di ricerca / Ph.D.”, ai percorsi di reclutamento (es. concorsi a cattedra) anche tramite il conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, limitatamente alle classi di concorso di riferimento, secondo percorsi specifici e dedicati

E CHIEDE

che i dottori di ricerca / Ph.D. possano avere accesso ai canali di reclutamento per l'insegnamento nelle Scuole secondarie di primo e di secondo grado con l'adeguata valorizzazione del titolo e della qualifica accademica acquisita.

Added by Peter Lewis Geti on 30 Sep 2014 at 11:14 PM | Comments (24)
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Salve a tutti. di recente si è mosso qualcosa? vedo che i commenti sono un po' datati... io ho appena terminato un PhD all'estero (UK) e sto pensando di tornare in Italia, ma non mi è chiaro cosa debba fare per conseguire l'abilitazione (storia e filosofia).
Da dottore di ricerca ho insegnato alla SSIS, ovvero ho formato i nuovi docenti delle scuole superiori, ma non posso insegnare io stesso alle scuole superiori
È previsto un incontro il 17 novembre con l'onorevole Chimenti del movimento 5 stelle che vuole perorare la nostra battaglia
Salve a tutti, concordo pienamente su quanto esposto finora, visto il periodo estremamente caotico in cui stiamo vivendo potrebbe essere anche il momento più adatto per farci sentire. Molti di noi hanno ricoperto ruoli di docenza nell'ambito della didattica universitaria, e tanti, come me, hanno "insegnato ad insegnare"contribuendo attivamente alla formazione di tanti futuri insegnanti. Considero perciò la nostra situazione gravemente ingiusta dal momento che non solo il nostro titolo non viene riconosciuto abilitante e quindi paragonati a tanti neolaureati, ma sembrerebbe non ci diano neanche la possibilità di formarci in modo rapido e diretto facendoci accedere a dei percorsi abilitanti speciali. Alla luce di quanto sta accadendo ora, adesso come non mai è necessario che il nostro titolo ottenuto con grandi sacrifici e attraverso una selezione ad alto livello deve essere considerato abilitante nella scuola.
Salve a tutti, concordo sulla necessità di proporre percorsi di abilitazione molto brevi perché molti di noi hanno già insegnato non solo nelle Università ma anche nelle scuole superiori (come iscritto in III fascia delle graduatorie d'istituto), quindi anche l'eventuale periodo di tirocinio dovrebbe necessariamente ridursi. Tuttavia leggendo i vostri commenti mi sono resa conto che ogni scuola di dottorato di ogni città ha regole diverse: molti di voi hanno addirittura insegnato nelle SISS, nel mio caso non siamo mai stati coinvolti in nessun tipo di attività didattica (io, ad esempio, ho insegnato nella scuola superiore solo perché sono riuscita a rientrare in progetti speciali). Detto questo dobbiamo valorizzare questi 3 lunghi anni di ricerca, con o senza borsa, che ci hanno permesso di conseguire un titolo prestigioso e riconosciuto a livello internazionale, senza fare troppe distinzioni tra chi ha insegnato e chi no, per quanti giorni, mesi, anni, ecc...
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