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Economia tedesca, brusca frenata che gela i mercati

La settimana dei dati macro si chiude malissimo per la Germania e di conseguenza per la Eurozona. I segnali di frenata dell'economia tedesca stavolta sono diventati un clamoroso campanello d'allarme. L'indice di fiducia delle imprese pubblicati questa mattina, hanno evidenziato infatti che il quadro è molto più grigio del previsto.

La frenata dell'economia tedesca

economia ueA febbraio l’indice nel settore industriale si era attestato a 47,6 punti e gli economisti si aspettavano una timida ripresa fino a 48. E invece c'è stata una ulteriore discesa fino a 44,7. Era dal 2011-12 che non si vedeva uno scenario così fosco. Peraltro si tratta del terzo calo mensile di fila, dopo un periodo di 9 anni di continua crescita dell'economia tedesca. Anche nel settore dei servizi c'è stato un brusco calo, con l'indice che è sceso da 55,3 punti di febbraio a 54,9. Se non altro in questo caso siamo ancora oltre la soglia dei 50, che separa l'espansione dalla contrazione. Anche a livello composito il Pmi tedesco delude, visto che è sceso a 51,5 punti a marzo, peggior dato da giugno 2013.

L'area Euro

Se per l'economia tedesca (che di poco ha evitato la recessione) le cose non vanno bene, anche nella zona Euro l’indice PMI manifatturiero delude. Scende infatti ai minimi di 6 anni, passando da 52,8 alla zona cdi contrazione a 47,6. Le attese erano per un calo più contenuto, a 49,5 punti. Come in Germania, anche altri paesi dell'Eurozona sono andati male. La Francia ad esempio vede il Pmi manifatturiero in calo da 51 a 48,8.

Le conseguenze sull'euro e sui mercati

Gli scossoni cominciati dall'economia tedesca e proseguiti per tutta l'Eurozona hanno chiaramente avuto un forte impatto sui mercati. Le Borse hanno invertito la rotta, mentre il cambio euro-dollaro è precipitato sotto la soglia di 1,13 dollari, dalla quale la valuta unica si era allontanata da ormai diversi giorni (superato 1,14 dollari dopo la decisione della Fed di mantenere invariato il costo del denaro per tutto il 2019).

Sul mercato obbligazionario s'è avuta una reazione altrettanto forte, dal momento che gli investitori scommettono su fatto che la frenata possa spingere la Bce ad adottare una politica espansiva. Il cambio di rotta delle banche centrali, che dall'inizio dell'anno hanno assunto un atteggiamento più accomodante (la stessa FED di recente è stata molto cauta) alla luce dei rischi di rallentamento della congiuntura a livello globale, ha favorito il rally del mercato obbligazionario.

Added by helena ricci on 22 Mar 2019 at 04:53 PM | Comments (0)
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