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Il 6 Aprile dedichiamo una giornata per fermare lo scempio al bosco Santa Giulia

Ho partecipato ad un'assemblea di cittadini palazzesi per parlare della costituzione di un'associazione che salvaguardi il bosco di Santa Giulia. In molti hanno partecipato, purtuttavia si é deciso di rimandare l'evento a giovedì prossimo 3 Aprile presso la sede dell'Associazione Calcio Palazzo.
Pur notando la presenza di associazioni quali WWF, ass. dei Quad e la stessa associazione Calcio, oltre ad altri, notavo che i punti di discussione sono tanti e non riguarda solo la pulizia di oggetti sparsi lungo i sentieri, dovuta all'inciviltà di alcune persone.
Non bisogna dimenticare cosa la comunità vuol fare di quel polmone naturale che appartiene a tutti poichè molti fanno del bosco business senza tener conto della vita che questi ha di per se importante e cioè la flora e la fauna ( se ancora ce ne sia rimasta). 
Per come la vedo io il bosco dovrebbe essere un parco per passeggiate e osservazione naturalistiche e quindi divieto assoluto di percorsi a mezzi se non quelli strettamente con autorizzazione; inoltre una vigilanza fatta da osservatori ambientalisti con la facoltà di segnalare eventuali atti di vandalismo; e infine la possibilità di agevolare quei progetti che fanno avvicinare giovani e bambini al bosco.
Non di certo una famiglia si avvicina alla naturalezza e bellezza che i nostri oltre 600 ettari boschivi ci dona, sentendo spari o vedendosi passare moto; non di certo le passeggiate sono serene se vacche e capre ti attraversano il sentiero distruggendo ciò che capita davanti oppure, non credo che un animale del bosco possa nidificare sentendosi insicuro in mezzo a questo via vai di situazioni fuori controllo.
La pulizia del bosco non è un atto dovuto che debba riguardare solo l'immondizia, ma un atto civile e riguarda il futuro del nostro paese e della nostra comunità.

Passeggiando e attraversando i mille sentieri che esso ha, mi imbatto in una masseria con intorno recinto in filo spinato. Oltre a questo noto un cassone di camion, degli attrezzi agricoli in disuso, quali: aratri, francizolle, grip ecc., trattori agricoli e rimorchi; il tutto disposto in modo disordinato tanto da farmi porrere delle domande che espongo:

1) Come mai, visto che i mezzi causano inquinamento e che gli stessi non sono messi al riparo e su piazzole di sosta come previsto da legge, nessuno impone all'imprenditore la salvaguardia del territorio a lui concesso?

2) Visto che ci sono in loco animali quali: pecore, mucche e capre mi chiedo se è concesso e da quale ufficio l'autorizzazione al pascolo, poichè ho notato che nonostante la Legge vieta l'accesso a qualsiasi animale laddove vi è stato fatto un taglio o incendio, l'allevatore porta regolarmente gli animali nell'area suddetta.

3) Nell'area boschiva vi è adibito un piazzale per il tiro al piattello e una licenza per addestramento cani da caccia.

A questo punto mi chiedo se tutto ciò è normale e coerente con l'ambiente visto che le suddette attività creano un viavai di mezzi agricoli e industriali, inoltre, colpi d'arma da fuoco e rumori assordanti dovuti anche all'autorizzazione di un "Centro Quad" mettono in pericolo  la flora e la fauna.

 

Added by Giovanni D Errico on 27 Mar 2014 at 05:19 PM | Comments (0)
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