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UNA POLITCA SORDA E' UNA POLITICA IRRESPONSABILE

Il 10 Aprile, nella sala consiliare del Comune di Livorno si è svolta la cerimonia di commemorazione della strage del Moby Prince, avvenuta 24 anni fa.

Erano presenti le autorità dello Stato, Sindaci, rappresentanti di alcune province e regioni accompagnati dai rispettivi stendardi comunali, consiglieri comunali di Livorno e gli attori principali di questa ricorrenza, i parenti delle vittime.

Sono loro i protagonisti, fieri attori di un malessere portato avanti per 24 anni senza ricevere mai nessuna risposta da parte dello Stato, snobbati dalla politica.
Questo post non vuole accusare nessuno, ma non può ignorare le parole che ogni persona intervenuta lanciava contro i politici.

Ascoltare le forti parole del figlio di una vittima che forse, per la giovane età, non ha mai conosciuto suo padre, sentirlo parlare di fatti tenuti nascosti dalle autorità, di manomissioni delle prove, di impianti antincendio non funzionanti, di introduzione di persone non autorizzate che hanno alterato lo stato dei luoghi, introduzione di elementi di plastica che fanno capire la presenza di estranei in un punto dove era fuso ogni oggetto presente. Tutto questo accompagnato dall’assenza della giustizia rea di non dare rispsote e dalla miopia dei partiti della richiesta dei familiari per avere giustizia.

Sentire un padre settant’enne, parlare del proprio figlio avvolto in un lenzuolo bianco, tra una lacrima e una affermazione di rabbia, ascoltare come nel tempo avesse perso ogni credibilità verso la politica, ma che solo negli ultimi tempi ha riacquistato speranza dopo che era stata creata la commissione d’inchiesta sulla strage. Avvertire le varie voci dei familiari chiedere alla politica di impedire che una strage vada in prescrizione, perché la sua applicazione ucciderebbe per la seconda volta le vittime della strage.

Ma oltre ai familiari del Moby Prince, erano presenti i familiari dei un’altra strage, quella dell’incidente ferroviario di Viareggio. Qui i cittadini intervenuti a parlare, hanno usato parole pesanti verso la politica, rea di aver permesso di licenziare alcuni lavoratori delle ferrovie colpevoli di cercare di dire la verità, ma promuovendo il direttore generale Moretti alla Fincantieri, passando indenne dai governi, Prodi, Berlusconi, Letta e Renzi, nonostante sia il responsabile della strage.

Quello che mi ha colpito, dopo tutte queste parole pesanti come macigni è l’assoluta assenza di interventi da parte dei politici; eppure erano presenti il Senatore Filippi, il deputato Romano Andrea, l’assessore regionale Simoncini, il presidente della provincia Franchi e il Sindaco di Collesalvetti, segretario provinciale del PD Bacci, tutti in rigoroso silenzio, dando la sensazione di essere intimoriti dalle pesanti accuse.

L’unica personalità politica che si è alzata dalla sedia per parlare ai familiari è stata la Senatrice Sara Paglini, firmataria della richiesta di attivazione della commissione di indagine, forte della sua attività politica pulita da ogni accusa, si è scusata e timidamente ha fatto capire che la richiesta di indagine era doverosa perché richiesta dai cittadini, ascolto di aiuto che doveva essere un dovere di ogni politico in tutti questi anni.

La politica è rimasta sorda per 24 anni, ma grazie alla richiesta dei Senatori del M5S, stanno iniziando l’iter per permettere ad una commissione di inchiesta di cercare la verità, rendendo giustizia per una strage rimasta nel dimenticatoio.

Ma non posso chiudere questo post, senza non pensare che i politici presenti domani si scuoteranno l’anima dalle dure accuse, riprendendo la loro normale attività istituzionale, dimenticandosi della strage del Moby Prince, almeno fino al 10 Aprile 2016, quando interverranno vestiti a festa con il drappo tricolore al petto, ma non accorgendosi che sarà macchiato di un rosso sangue.

Spero che tutto questo non rimanga lettera morta, che veramente si possa arrivare ad una conclusione perchè ne guadagna di credibilità tutta l'Italia.

Le vittime erano 140, ma dal 10, come annunciato nelle parole degli interventi, dobbiamo dire ‪#‎iosono141‬ con fierezza per non dimenticare e per dare giustizia alle famiglie.

Added by Marco Galigani on 13 Apr 2015 at 09:39 PM | Comments (0)
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